L’addestramento del proprio cane, in particolare se di taglia grossa, è importante per educare l’animale domestico all’obbedienza.
I cani hanno l’istinto naturale a lasciarsi educare dall’addestratore sia per operazioni di salvataggio sia per altro genere di cose (acrobazie, etc…). Delle basi di educazione cinofila dovrebbero essere apprese da ogni cane per il suo stesso bene.
I professionisti nel campo dell’educazione cinofila insegnano ai proprietari come educare il proprio cane. E in questi casi si ottengono i risultati più soddisfacenti, ovvero quando un cane viene addestrato dal proprio padrone al quale dovrà ubbidire.
E’ importante che il cane ubbidisca a chiunque debba gestirlo, anche fosse solo nell’apprendimento di ordini base.
Vi sono corsi di addestramento cinofilo mirati per cani ed addestratori che pongono le basi per un lavoro condiviso da entrambi.
L’addestramento inizia già dalla nascita del cane. I cani di appena otto settimane che vengono accuditi sono più predisposti ad essere addestrati e a convivere con il proprietario in casa sua.
Dopo questi primi mesi di vita entro 14 settimane, il cane è in grado di legarsi ad un nuovo proprietario. Per un cane adulto, seppure ancora possibile, risulta essere più difficile.
Il cucciolo di qualsiasi razza è sempre più plasmabile rispetto al cane adulto, non ci sono dubbi e mantiene il rispetto per le persone anche da adulto. Un cane adulto ineducato è sicuramente più difficile da gestire.
L’età minima ideale per addestrare un cucciolo è compresa fra i tre e i sei mesi. Il corso farà sì che il cane potrà sviluppare dei comportamenti domestici comprendendo comandi fin dalle prime settimane di vita.
Le tecniche di addestramento poggiano sul far sentire il cane al centro dell’attenzione con festeggiamenti quando ubbidisce. Al contrario, se non esegue gli ordini impartiti, con i rifiuti.
Il comando no, pronunciato in modo chiaro e risoluto, deve far capire al cane cosa fare e cosa no. Sicuramente ha più impatto un comando di questo tipo che non una punizione fisica o un allontanamento. Un piccolo schiaffo può essere utile quando il cane manifesta comportamenti eccessivi usando denti o zampe.
Un tono autoritario è importante per ottenere obbedienza di un cane, non è essere carenti di affetto ma voler arrivare al cane senza disorientarlo visto che il tono più sostenuto è più simile all’abbaio. Mentre il tono acuto è utilizzato per fare le coccole al cane.
Un altro elemento che concorre a rendere più semplice l’educazione del cane è il suo nome, una componente fondamentale dei comandi che gli si rivolgono. E’ importante, all’inizio dell’addestramento, anteporre il nome del cane al comando vero e proprio per un tono più autorevole.
Dopo che avremo abituato e addestrato il cane, non sarà più necessario ripetere il suo nome ogni volta.
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