Cosa mettere nella ciotola? Questa è una delle tante domande che i numerosi proprietari di animali da compagnia si pongono ogni giorno. Molti, spesso sbagliando, ritengono che sia meglio nutrire i propri amici a quattro zampe fornendo gli stessi alimenti consumati da loro. Alla luce della portata di queste false convinzioni, l’ANMVI ha ritenuto opportuno stilare una relazione, per sfatare i miti in merito alla nutrizione degli animali da compagnia. Da questo studio, condotto in collaborazione con Purina, è nato un documento molto utile, in grado di aiutare i proprietari di animali da compagnia a prendersi cura, al meglio, dei loro animali.
Il cibo per gatti, specifico per i fabbisogni nutrizionali dei nostri animali, contiene tutti i principi nutritivi di cui l’animale ha bisogno. Le esigenze nutrizionali dei nostri felini sono infatti ben diverse dalle nostre. La quantità e la tipologia del cibo per gatti dipende, naturalmente, dall’età e dalla taglia del nostro amico a quattro zampe, nonché dall’attività fisica svolta. Se l’uomo ha bisogno, mediamente, di un apporto calorico derivante dalle proteine del 15%, un gatto necessita invece del 45% di calorie provenienti dalle proteine.
È così che il fabbisogno nutrizionale del gatto difficilmente può essere soddisfatto con le preparazioni casalinghe. Il rischio maggiore è quindi quello di fornire al proprio animale un’alimentazione non bilanciata, che può ripercuotersi sulla sua salute sul medio-lungo periodo.
Da sfatare il mito che il pet food sia meno sicuro di quello casalingo: tutti i prodotti realizzati industrialmente rispondono a tutte le normative europee vigenti. Le materie prime impiegate nella produzione di pet food sono sottoposte ad attenta verifica, selezione e certificazione.
Tutti gli ingredienti sono ottenuti da macellazione di animali dichiarati idonei al consumo umano da parte del Servizio Veterinario Nazionale. Se la qualità degli ingredienti del cibo per gatti è stato uno degli argomenti più importanti del testo unico stilato da ANMVI, la natura degli additivi si piazza al secondo posto in classifica. Il termine additivi, che in molti attribuiscono a droghe ed elementi nocivi, si riferisce in realtà a integratori, che possono essere vitamine, oligoelementi e antiossidanti.