Hanno conquistato le principali pagine dei quotidiani economico finanziari di mezzo mondo le ultime dichiarazioni dell’amministratore delegato di FCA, Sergio Marchionne, in apertura del salone di Detroit. Il top manager, nella conferenza stampa al salone dell’auto di Detroit, ha infatti manifestato l’intenzione di firmare l’ultimo bilancio al 2018 per poi lasciare il suo incarico e non ha escluso che entro quella data FCA potrebbe fare un grande accordo.
Su quale sia il partner con il quale FCA potrebbe concludere le proprie intese ci sono ancora parecchi punti interrogativi, ma da più parti si fa con crescente insistenza il nome di General Motors. Lo stesso Marchionne, a domanda esplicita, si è limitato a riscontrare che una simile intesa potrebbe trovare il gradimento del neo presidente Trump.
Ulteriormente, secondo il top manager del gruppo italo canadese, le barriere doganali che potrebbero arrivare dall’amministrazione Trump sarebbero un ostacolo allo sviluppo, ma il Gruppo si adeguerà alle nuove regole. Se eventuali nuovi dazi sulle auto prodotte in Messico e importate negli Stati Uniti saranno troppo elevati, la società potrebbe interrompere la produzione nel Paese centro-americano.
Intanto, l’investimento da 1 miliardo di dollari di FCA negli USA ha ricevuto il plauso di Trump, che ha ringraziato oltre FCA anche Ford. La storica compagnia auto statunitense ha infatti scelto di rinunciare a un maxi investimento in un nuovo impianto messicano, dirottando parte dell’impiego nel potenziamento di un vecchio impianto già produttivo nel Michigan.
Vedremo se, nei prossimi mesi, anche altre compagnie automobilistiche sceglieranno di ripercorrere la stessa strada di Ford, andando a ricollocare i propri investimenti negli USA, aggirando i promessi dazi di Trump.