I titoli di Stato scambiati sul secondario italiano hanno mostrato negli ultimi giorni una buona tenuta, in una seduta caratterizzata dal lancio del primo 50 anni emesso dal Tesoro italiano. Il lancio prossimo di un titolo di così lungo raggio non è certo un’esclusiva italiana, ma è comunque una interessante novità nel mondo dei titoli di debito tricolori.
Per quanto concerne le scadenze più brevi, già disponibili, il BTP due anni è rimasto fermo in termini di rendimento in area -0,11% mentre il decennale scambia poco sopra l’1,25%. Marginalmente più sotto pressione il tratto lunghissimo, con il tasso sul trentennale che è salito lievemente nella giornata in cui l’Istituto di Via XX Settembre ha testato il mercato sulla scadenza a 50 anni. Nel complesso il collocamento è apparso decisamente positivo, sia per la buona tenuta del secondario di riferimento, sia per le richieste e per le valutazioni sul mercato primario.
In particolare, le richieste hanno superato i 18,5 miliardi di euro e il Tesoro ha infine collocato il titolo per 5 miliardi di euro. A fronte della domanda molto robusta la cedola per il titolo è stata fissata a 2,8%, per un rendimento lordo annuo all’emissione pari a 2,85%. L’importo supera le attese degli operatori, il cui riferimento erano le analoghe operazioni via sindacato di Francia e Spagna tenute prima dell’estate che si erano concluse entrambe con un taglio di 3 miliardi.
A condizionare il mercato dei titoli di Stato nei prossimi giorni potrebbe essere ora lo strascico dei rumors che vorrebbero la Banca centrale europea ridurre gradualmente la sua politica di acquisto di titoli di Stato prima del termine del quantitative easing, che è attualmente previsto per marzo 2017…