L’agopuntura è un’antica pratica medica cinese che prevede l’utilizzo di aghi sottili e sterili per stimolare alcuni specifici punti del corpo. Questa pratica si basa sul concetto di “qi”, o energia, ed è spesso richiesta per la gestione del dolore. L’agopuntura può anche comportare l’uso di stimolazione elettrica o l’applicazione di calore o pressione, a seconda delle tecniche fruite. Il professionista che pratica questa tecnica cinese è dunque addestrato a individuare i problemi dei pazienti e scegliere il punto appropriato sul corpo per applicare la propria tecnica e suscitare la risposta desiderata.
Gli agopuntori possono praticare in modo indipendente o come parte di un team che, spesso, agisce in maniera integrata rispetto alla moderna medicina occidentale.
Se si vuole diventare un agopunturista, è possibile studiare presso alcune scuole accreditate a livello internazionale sulla medicina orientale. I corsi rispettano un programma a base di teoria medica orientale, tecniche di diagnosi e trattamento, studi di erbe orientali, agopuntura integrata e formazione clinica a base di erbe e scienze cliniche biomediche.
Generalmente, un programma di specializzazione in agopuntura può richiedere due o tre anni per essere completato, e può aprire le porte all’esercizio di questa professione, sempre più richiesta. Ad ogni modo, le prospettive di carriera a lungo termine per gli agopuntori non sono affatto chiare, considerato che il loro ruolo nell’assistenza sanitaria tradizionale è ancora in evoluzione.
La maggior parte degli agopuntori svolge inoltre il proprio lavoro avviando una professione privata, con tutti i rischi della libera professione. Insomma, un mestiere da svolgere solo dietro tanta passione, ma che potrebbe comunque riservarvi ben più di qualche gradita sorpresa!