Nei casi più gravi si procede con il trattare la difterite mediante la somministrazione di una antitossina difterica, agendo con tempestività, visto e considerato che qualsiasi ritardo può diminuire l’efficacia.
Si tenga anche conto che vi è un potenziale rischio di reazione anafilattica, soprattutto nei pazienti con asma. È dunque essenziale un attento monitoraggio del paziente, con disponibilità immediata di attrezzature per la ventilazione manuale e intubazione.
Detto ciò, si procederà con antibioterapia per 14 giorni (o secondo la durata del trattamento raccomandata dal medico). Se il paziente può deglutire si potrebbe valutare l’applicazione di azitromicina, in dosi per bBambini pari a 20 mg/kg una volta al giorno (max. 500 mg al giorno) e per adulti pari a 500 mg una volta al giorno, oppure eritromicina in bambini per 500 mg una volta al giorno, da 30 a 50 mg/kg al giorno, e negli adulti in misura pari a 1 g 2 volte al giorno o fenossimetilpenicillina nei bambini sotto 1 anno per 12,5 mg/kg 4 volte al giorno (max. 500 mg al giorno), nei bambini da 1 a 6 anni per 125 mg 4 volte al giorno, nei bambini sopra i 6 anni e adulti per 250 mg 4 volte al giorno.
Di contro, se il paziente non può deglutire, si valuta generalmente un trattamento che possa sostituire la via orale.
Per maggiori informazioni consigliamo naturalmente di consultare il proprio medico di riferimento, che potrà certamente condividere con te tutti i dettagli sui sintomi, sulle caratteristiche e sui migliori trattamenti che possono essere ipotizzati per consentire di trattare efficacemente la condizione di difterite, nella consapevolezza che occorre agire in maniera tempestiva, per poter evitare ogni tipo di pregiudizio più grave sulla propria salute, valutato che la difterite, se non fronteggiata con immediatezza, potrebbe risultare molto più ardua da risolvere anche nei pazienti più resistenti.