Concludere la giornata con un bagno caldo potrebbe avere effetti ben più benefici del semplice rilassamento. Potrebbe infatti anche ridurre il rischio di malattie cardiache e di ictus, secondo un nuovo studio pubblicato martedì sulla rivista Heart, che ha scoperto che un bagno caldo quotidiano è anche associato con un rischio inferiore del 28% di malattie cardiache e un rischio inferiore del 26% di ictus – probabilmente perché fare un bagno è anche associato con l’abbassamento della pressione sanguigna.
“Abbiamo scoperto che un frequente bagno caldo è stato significativamente associato con un minor rischio di ipertensione, suggerendo che un effetto benefico della vasca da bagno sul rischio di malattie cardiovascolari può essere in parte a causa di un ridotto rischio di sviluppare l’ipertensione,” hanno detto i ricercatori in un comunicato stampa.
I partecipanti allo studio, di età compresa tra i 40 e i 59 anni e senza alcuna storia di malattie cardiache, sono stati seguiti dal 1990 al 2009. All’inizio dello studio sono stati divisi in gruppi in base alla frequenza media con cui fanno il bagno in vasca: meno di una volta alla settimana, da una a due volte alla settimana, quasi tutti i giorni o quasi tutti i giorni.
Ebbene, alla fine del periodo di follow-up nel 2009, su oltre 30.000 partecipanti finali, i ricercatori hanno documentato 2.097 casi di malattie cardiovascolari, tra cui 275 infarti, 53 morti cardiache improvvise e 1.769 ictus. Hanno scoperto che più i partecipanti facevano il bagno, più basso era il rischio di malattie cardiovascolari.
Anche la temperatura dell’acqua, in base alle descrizioni dei partecipanti, era importante. C’era un rischio inferiore del 26% per le malattie cardiache con acqua calda, e un rischio inferiore del 35% di malattie cardiovascolari per l’acqua calda.
Il bagno in vasca è dunque considerato avere un effetto preventivo contro le malattie cardiache migliorando quella che viene chiamata “funzione emodinamica”, ha detto il rapporto.
“Una buona funzione emodinamica si traduce in una pressione sanguigna bassa o in stati di pressione sanguigna normale, in cui il cuore è in grado di pompare in modo efficiente e di far arrivare il sangue a tutti gli organi“, si legge nello studio. “Una cattiva emodinamica si traduce in stati di pressione sanguigna estremamente alta o bassa, dove il cuore deve lavorare di più, essenzialmente.
Insomma, sembra che fare il bagno in vasca sia simile all’esercizio fisico in quanto aumenta il lavoro del cuore, ma lo fa rilassando i vasi sanguigni e facendo pompare il sangue ad altre parti del corpo. Quindi crea questo lavoro extra temporaneo per il cuore, ma non una conseguenza negativa.