La curcuma è una spezia molto conosciuta anche in Italia, derivata dal rizoma sotterraneo di una pianta erbacea perenne, coltivata soprattutto in Asia Meridionale. Di solito in Italia è difficile trovare i rizomi freschi di curcuma, che invece sono molto diffusi nei luoghi di origine della pianta.
Come si ottiene la curcuma
La curcuma è ottenuta dal rizoma delle piante del genere Curcuma, soprattutto dalla specie Curcuma Longa. Per ottenere la spezia i rizomi sono raccolti ogni anno, quindi bolliti, essiccati e triturati. Si ottiene una polvere aromatica, di colore giallo oro, anche conosciuta come “zafferano dei poveri”. Questa spezia è molto utilizzata nella cucina asiatica, sia da sola, sia in miscele di spezie come il curry. Negli ultimi anni il suo uso si è molto diffuso anche nel nostro paese, grazie al suo aroma pungente ed al sapore leggermente amarognolo, ma molto gradevole.
I principi attivi della curcuma
Nonostante sia conosciuta soprattutto come spezia, utilizzata anche semplicemente per colorare i cibi, sono molteplici i benefici della curcuma, che viene spessa definita un cibo salutista. Nella polvere di rizoma di curcuma si trovano infatti tantissimi principi attivi, la cui principale funzione è quella di migliorare il funzionamento del fegato, facilitare la digestione e proteggere lo stomaco. Le ultime ricerche hanno infatti riscontrato nella curcuma elevate quantità di polifenoli: dei composti antiossidanti, che favoriscono la produzione della bile e la digestione del cibo. La curcuma è molto utile anche per diminuire il colesterolo nel sangue e facilitare il metabolismo dei grassi.
Effetti collaterali
Trattandosi di un prodotto derivante da una pianta, sono molteplici le sostanze che rientrano nella composizione della curcuma; un utilizzo regolare o smodato possono quindi portare ad alcuni particolari effetti collaterali. La pianta è particolarmente sconsigliata a chi soffre di problemi di calcolosi, in quanto potrebbe stimolare il formarsi di piccoli calcoli a livello biliare. Per utilizzare questa spezia come cura se sconsiglia di superare la dose quotidiana di 2-3 g di polvere secca, perché quantità maggiori potrebbero causare forme di sensibilizzazione.
Acquistare la curcuma
Molto spesso la curcuma si trova tra i banchi dei negozi di alimenti di origine asiatica. Prima di acquistare questa polvere per utilizzarla per i suoi scopi benefici occorre ricordare che potrebbe risultare contaminata da diverse sostanze, soprattutto dei coloranti alimentari di scarso valore. Inoltre le piante provenienti da coltivazioni non controllate possono contenere al loro interno fitofarmaci di varia tipologia. Conviene quindi acquistare la curcuma in erboristeria, dove sia stata controllata e ne sia possibile certificare la provenienza.