Tra le tante tecniche di pulitura di manufatti compromessi da tempo, usura e agenti esterni, quella che risponde al maggior numero di requisiti è sicuramente l’idrosabbiatura. Grazie a questa tecnica, si sfrutta la pressione di una macchina idropulitrice che lambisce la superficie da trattare, dilavando tutti i residui da lavorazioni precedenti, come tracce di vernice, ma anche ruggine, calamina ed escrementi animali (per i manufatti situati dall’esterno).
In particolare, l’idrosabbiatura agisce in maniera mirata e precisa grazie alla presenza di una corrente abrasiva mista ad acqua. È importante che la granulometria dell’abrasivo sia uniforme, tra 0,3-0,5 mm, in modo che la pulitura del mezzo risulti uniforme e con la forza pulente adeguata.
L’idrosabbiatura si effettua con una lancia dotata di ugello sabbiante, dal quale fuoriesce la corrente abrasiva mista ad acqua, che sfrutta la forza impressa dalla pressione per compiere una pulizia profonda del manufatto. Il metodo sfrutta l’effetto Venturi, in virtù del quale il passaggio dell’acqua nell’ugello crea una sorta di vuoto che richiama la sabbia asciutta, per poi mescolarsi all’acqua e creare la corrente abrasiva da utilizzare per l’idrosabbiatura.
Questo tipo di pulizia non è di certo da effettuarsi a regime ordinario. L’idrosabbiatura rientra infatti in quelle categorie di intervento volte a un trattamento radicale di manufatti fortemente compromessi da ruggine e incrostazioni di vario genere.
Prima di procedere con l’idrosabbiatura, è opportuno che il manufatto o supporto sia valutato in maniera professionale, in modo tale da studiare la tipologia di intervento che si intende applicare alla superficie da sabbiare. La forza che la corrente abrasiva imprime è molto simile a quello della carta vetrata, ma con effetti più precisi e più accurati, con risparmio di tempo e fatica. Il vetro e i laterizi – o in genere tutte le pietre sabbiate – tendono a reagire alla sabbiatura in maniera molto diversa.
Nella maggior parte dei casi, l’idrosabbiatura può cambiare i connotati al materiale. L’aspetto donato dalla pulitura può anche essere gradevole, ma va valutato a seconda delle esigenze di pulitura stabilite per quel supporto. Questa valutazione è importante nei manufatti di interesse storico: non è raro che, a causa di questa reazione, si rinunci all’intervento tramite idrosabbiatura.