L’amianto è un insieme di minerali che negli anni passati è stato ampiamente impiegato in Italia per la costruzione di edifici, abitazioni e soprattutto siti industriali. Affinché si ottenga l’amianto e lo si possa utilizzare, i minerali che lo costituiscono devono subire processi idrotermali che li rendono cancerogeni. Ecco perché oggi utilizzare questo materiale è illegale e molti edifici costruiti prima delle più recenti leggi contro la produzione e l’impiego dell’amianto necessitano di essere bonificati attraverso un servizio specializzato di rimozione e smaltimento.
La storia dell’amianto in Italia
Durante la prima metà del Novecento l’amianto era un materiale piuttosto economico e particolarmente resistente. Per via di queste due caratteristiche (che hanno notevole importanza in un ambito come quello edile) l’amianto venne molto utilizzato in Italia per la costruzione di edifici e stabili, senza limitazioni di alcun tipo.
Moltissimi edifici sono stati realizzati utilizzando l’amianto fino alla legge 257 del 1992, con la quale si è vietata la produzione e l’installazione di materiali in amianto per la costruzione di case e edifici. Negli anni ’70, infatti, si scoprì e venne resa nota la tossicità di questo materiale: inalare amianto provoca una grave forma di cancro ai polmoni. Bisognava trovare un rimedio per tutelare la salute delle persone che ancora vivevano in queste costruzioni. Oggi utilizzare l’amianto è considerata un’attività illegale, così come anche produrlo, immagazzinarlo e venderlo.
Se sul piano legislativo ci sono stati dei progressi per ciò che riguarda la questione amianto, sul piano pratico la situazione si presenta complessa. Nel 1994 una legge ha imposto l’obbligo di rimuovere l’amianto dalle costruzioni che lo contenevano, e negli anni a venire non tutti gli edifici contenenti amianto furono effettivamente smantellati.
Una cosa è certa: tutte le costruzioni che precedono il 1992 sono caratterizzate dalla presenza di amianto, in percentuali altamente variabili. Quello dell’amianto è un rischio al quale le persone che vivono e lavorano in questi fabbricati si espongono quotidianamente.
Un’altra difficoltà è quella per cui è complesso individuare la presenza di amianto soltanto guardandolo: affinché l’amianto possa essere individuato è fondamentale un’analisi per capire se questo materiale è presente. Le costruzioni devono essere esaminate e valutate solo ed esclusivamente da persone esperte, e solo successivamente è possibile procedere con attività di demolizione e bonifica.
Ma dove si trova precisamente l’amianto all’interno di un’abitazione comune realizzata prima del 1992? Questo materiale altamente pericoloso per l’uomo potrebbe essere individuato:
- nella zona bagno (pareti, soffitti, pavimenti, tubi idraulici);
- in cucina (piastrelle pavimento, impianti idrici);
- nella zona esterna, in particolare nei rivestimenti per tetti o nelle grondaie;
- in capanni da giardino, box e garage
L’importanza di affidarsi a professionisti
Per poter rimuovere e smaltire l’amianto è fondamentale rivolgersi ad un’azienda del settore, come Professional Coperture. La sua esperienza ventennale la rende un’azienda specializzata nella rimozione e nello smaltimento dell’amianto, e tra i servizi dell’azienda è disponibile anche la bonifica dell’amianto friabile, oltre all’installazione di coperture e a opere di impermeabilizzazione e di lattoneria. A questo proposito, è possibile trovare più informazioni sul sito.
Affidarsi a una ditta specializzata per la bonifica dell’amianto è importante poiché si tutelano le persone e l’ambiente da rischi come il rilascio di fibre di amianto.
I vantaggi che derivano dalla rimozione dell’amianto sono numerosi e migliorano notevolmente le condizioni di vita e di lavoro delle persone che usufruiscono degli edifici; tuttavia, se questa rimozione viene effettuata nel modo sbagliato si causano dei rischi aggiuntivi che devono essere evitati. Bisogna dunque delegare questo lavoro ad un’azienda che sia professionale e dotata di un personale altamente qualificato.