I prestiti personali sono particolari finanziamenti non finalizzati; chiunque li può richiedere, senza dover indicare quali siano le motivazioni per cui servono i soldi. Ad esempio è possibile ottenere un prestito personale nel caso in cui si intende avere maggiore liquidità in banca, senza spendere subito quanto ricevuto. Le banche sono propense a concedere questo tipo di prestiti solo nel caso in cui si abbiano delle specifiche garanzie, che fanno ben sperare sul saldo di tutte le rate; in particolare, avere un lavoro dipendente è considerata un’ottima garanzia dalla maggior parte degli istituti di credito. Su Prestitodipendentik potete leggere molte informazioni a riguardo.
I vantaggi di un lavoro dipendente
Quando si richiede un finanziamento poter contare su uno stipendio è un elemento di non poco conto. Un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato infatti rappresenta un ottimo cliente per una banca, che non avrà problemi a concedergli un prestito. Questo perché ogni mese il lavoratore percepisce uno stipendio e il suo contratto continuerà nel corso degli anni. Chiaramente i prestiti personali per lavoratori dipendenti sono correlati al loro stipendio, quindi in genere non raggiungono cifre eccessivamente elevate. Inoltre, la restituzione di un prestito personale non può avvenire in più di 10 anni, corrispondenti a 120 rate. Chiaramente quindi esiste un tetto massimo a quanto si può richiedere tramite questo tipo di finanziamento. Nel caso in cui il dipendente avesse altri prestiti o diverse spese, la banca può ridurre drasticamente la cifra massima concessa come prestito personale.
Lo stipendio come garanzia
I prestiti per dipendenti hanno il vantaggio di non necessitare di ulteriore garanzia oltre allo stipendio. Nel caso in cui si richiedano cifre più alte è possibile che la banca richieda la firma di un garante, o anche la possibilità di rivalersi sul trattamento di fine rapporto. Questo tipo di comportamento mette al sicuro la banca in caso di licenziamento del cliente, o di problemi correlati alla sua solvibilità. Per rendere ancora più certo il pagamento delle rata è possibile accedere alla cessione del quinto: il cliente si impegna a cedere alla banca un quinto del suo stipendio, fino ad aver restituito la somma ricevuta in prestito. Tale cifra non passerà nelle mani del debitore per poi giungere alla banca, ma lo stesso datore di lavoro consegnerà all’istituto di credito quanto pattuito, detraendolo dallo stipendio mensile del suo dipendente. Questo tipo di prestito si può richiedere anche in caso di altri finanziamenti già attivi.