La resina acetalica è una miscela di resine che conferisce allo stampo il fenomeno dell’effetto tridimensionale. Esistono diversi tipi di resine acetaliche, ma la più diffusa e utilizzata dalle aziende è quella realizzata con la lignina come principale componente. Vengono anche utilizzate altre tipologie di resina, come ad esempio la resina di pino rosato, conosciuta anche come ‘resina rosé’. Oggi vogliamo offrirvi una guida alle varie tipologie di resina acetalica e alle caratteristiche di ognuna.
Scopriamo la resina acetalica
Che cosa è la resina acetalica
La resina acetalica è la miscela di resine necessarie per l’effetto tridimensionale di uno stampo. La resina acetalica può essere sintetica, ma anche naturale, come la resina di pino rosato. Si tratta di una miscela dalla quale si ottiene un particolare effetto sul metallo, che lo fa apparire tridimensionale e come se fosse in 3D. La resina acetalica è una miscela di resine che conferisce allo stampo il fenomeno dell’effetto tridimensionale. Si tratta di una miscela di resine necessarie per ottenere la tridimensionalità sulla superficie dello stampo. La resina acetalica può essere sintetica o naturale, anche se la più diffusa è la resina di lignina, presente anche nei tronchi di pino.
Resina di pino rosato
La resina di pino rosato è una resina naturale utilizzata per la produzione di stampi per la fusione di metalli non ferrosi quali il bronzo, l’ottone, l’argento, il rame, il piombo, il magnesio. Si tratta di una resina che ha una composizione chimica molto simile alla lignina, per cui è molto simile al prodotto derivato dalle piante. Questa resina è particolarmente indicata per la fusione di metalli non ferrosi poiché è molto facile da rimuovere.
Resina epossidica
La resina epossidica è una resina naturale molto utilizzata nel settore delle finiture del legno e dei mobili. Si tratta di una miscela di resine che conferisce allo stampo il fenomeno dell’effetto tridimensionale. È la resina più diffusa per le finiture di legno, anche se può essere utilizzata anche per la produzione di stampi per la fusione di metalli non ferrosi quali l’ottone, il bronzo, il rame, il piombo, il magnesio.
Resina di melamita
La resina di melamita è una resina naturale che si ottiene dalla miscelazione di resine, melamiti e pigmenti. Questa è utilizzata per la produzione di stampi per la fusione di metalli ferrosi e non ferrosi. Si tratta di una resina molto indicata per la ripresa dei profili e delle forme.
Altre tipologie di resine acetaliche
In commercio esistono anche altre tipologie di resina acetalica, come ad esempio la resina all’urato, la resina all’allume o la resina all’ammoniaca. Queste tipologie di resine sono utilizzate per la produzione di stampi per la fusione di metalli ferrosi, come il ferro, il bronzo o il titanio. Sono sostanze naturali derivate dalla miscelazione di diversi componenti chimici come le melamiti, le sostanze ossidanti o i pigmenti.
Conclusione
La resina acetalica è una miscela di resine necessarie per ottenere l’effetto tridimensionale sullo stampo che si utilizza per la produzione di oggetti in metallo. Lo stampo è una base che viene utilizzata per creare una copia di qualcosa in metallo, come bigiotteria, gioielli,
oggetti da cucina, oggetti per la casa, attrezzi da ufficio, e molto altro ancora. Il trucco sta nella fusione del metallo, che è un processo di fusione di diversi elementi come ferro, bronzo, ottone che vengono fusi insieme in un unico pezzo. Con la resina acetalica si ottiene un effetto tridimensionale sullo stampo, ossia che lo stampo sembra più grande di quello che è in realtà, come se fosse in 3D.