Anche Apple decide di investire maggiori risorse sulla sicurezza e, a partire dal prossimo mese di settembre, avvierà l’Apple Security Bounty Program, un progetto che cercherà di correre ai ripari nei confronti delle numerose falle di sicurezza che sono presenti all’interno dei software sviluppati dal colosso californiano. Il tutto, attraverso l’offerta di vere e proprie taglie da 200 mila dollari, da offrire nei confronti dei migliori informatici di tutto il mondo.
E così, dopo Google e altre società del comparto, anche Apple ha scelto di mettere una parte del proprio imponente capitale a disposizione della sicurezza di iOS e dei programmi collegati, cercando così di costruire una migliore barriera contro le accuse di vulnerabilità spesso generosamente rivolte alla società di Cupertino.
A conferma di quanto la società statunitense creda nel progetto sono arrivate negli ultimi giorni le dichiarazioni di Ivan Krstic, a capo dei sistemi di sicurezza di Cupertino, secondo cui negli ultimi anni l’azienda ha ricevuto “un grande aiuto da ricercatori nel migliorare la sicurezza di iOS. Il feedback ricevuto, sia dal team che direttamente dai ricercatori, è considerevole. Tuttavia, sta diventando sempre più difficile trovare alcune di queste vulnerabilità. Pertanto, l’Apple Security Bounty Program andrà a ricompensare i ricercatori che condivideranno queste vulnerabilità critiche con noi”.
In maniera più dettagliata, ricordiamo come il programma preveda l’assegnazione di 100 mila dollari per la tutela dei materiali protetti dal sistema Secure Enclave Processor, 50 mila dollari all’informatico che riuscirà ad accedere ai dati della clientela che usa i Cloud e altri 25 mila dollari agli hacker che individuano i bud che permettono l’accesso alle tecnologie che si insidiano nelle pagine browser.